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SPECIALIZZAZIONE IN CHIRURGIA PROTESICA E ARTROSCOPICA: SPALLA, ANCA, GINOCCHIO E PIEDE

INDIRIZZO: Via Brandolino Brandolini 98

CITTA': Vittorio Veneto (Tv) - 31029

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COXARTROSI COS'È 

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L'artrosi dell'anca, che spesso può essere anche coxartrosi bilaterale (ad entrambe le articolazioni dell'anca, si manifesta in due diverse forme: quella primitiva e quella secondaria.

La coxartrosi primitiva insorge in genere dopo i 50 anni e colpisce soggetti con una familiarità positiva per l’artrosi (un genitore, fratello o sorella affetto da artrosi). 

La cartilagine che riveste la testa femorale e l’acetabolo, si consuma e diminuisce progressivamente con il passare degli anni.

 

Ci sono poi dei fattori di rischio quali: il sovrappeso o l'obesità, un’attività lavorativa o fisica molto intensa e praticata per molti anni, pensiamo agli atleti di alto livello e, non per ultimo una forma anatomica dell’anca o dell’arto inferiore non perfetti, che sottopongono l’anca ad un lavoro scorretto e continuativo.

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LESIONE AL MENISCO

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ARTROSI AL GINOCCHIO

La coxartrosi secondaria invece, è causata da un fattore esterno ben preciso come ad esempio: l’artrite reumatoide, alterazioni metaboliche o distrofiche (gotta, morbo di Paget),  deformità anatomiche congenite o acquisite (displasia, morbo di Perthes, epifisiolisi), artrite settica, necrosi della testa del femore, o postumi di una frattura del femore prossimale o dell’acetabolo (artrosi post-traumatica). 

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coxartrosi-anca

ARTROSI DELL'ANCA PRIMI SINTOMI

Il sintomo principale legato alle malattie dell’anca è il dolore (coxalgia) che nella coxartrosi di solito si manifesta con i movimenti e con l’uso dell’articolazione.

Per evitare il dolore, si limita la propria attività quotidiana.

Il dolore può presentarsi quando ci si alza da una sedia o dopo una camminata più o meno lunga e, nei casi conclamati, può mantenersi per lungo tempo e ridursi solo in parte col riposo.

Nei casi più gravi il dolore è spesso presente a riposo o di notte. Solitamente il dolore è sentito a livello dell’inguine, ma può essere percepito anche sul fianco o interessare la coscia. Negli stadi più avanzati la consunzione del rivestimento cartilagineo e dell’osso dei capi articolari può determinare accorciamenti significativi dell'arto interessato, fino a superare il centimetro.

 

La diagnosi è clinica, rilevando rigidità dell’anca al movimento attivo e passivo, dolore inguinale, dolore all'anca laterale e posteriore, con irradiazione fino al ginocchio. Si ha spesso anche un dolore al carico e, negli stadi più avanzati anche a riposo.

Come indagini strumentali, si effettua una radiografia al bacino e all’anca interessata, in grado di rilevare lo stato di malattia.

In alcuni casi, come nella necrosi della testa del femore, spesso allo stadio iniziale, non si notano difetti artrosici e pertanto si può approfondire la diagnosi con una risonanza magnetica, che va a studiare le alterazioni ischemiche della testa del femore.

CURA PER ARTROSI ANCA

Il trattamento negli stadi iniziali di coxartrosi, quando ancora la mobilità è discreta e il dolore è da lieve a moderato, si possono eseguire infiltrazioni eco guidate con diversi farmaci:

🔹 acido ialuronico

🔹 PRP

🔹 cortisonici

🔹 ozono

 

Questi trattamenti possono portare ad una risoluzione parziale o completa del dolore, ma spesso, non della limitazione della mobilità. Quando invece la patologia è più avanzata bisogna ricorrere alla protesi d'anca.

INTERVENTO PROTESI ANCA

Le protesi sono dei dispositivi che vanno a sostituire l’articolazione. Esse consistono in una parte femorale e una parte acetabolare. Obiettivi della protesi d’anca: 

 

Ricreare una funzione coxo-femorale parafisiologica ed indolore

Ripristinare o mantenere l’isometria degli arti inferiori

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coxartrosi-bilaterale-radiografia

Ci sono diversi tipi di protesi, di diverse dimensioni, di diverse forme e di diversi materiali.

 

Steli a resezione del collo femorale:

permettono un maggior riempimento metafisario prossimale con presa a questo livello.

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stelo-a-conservazione-del-collo-femorale

Steli a conservazione del collo femorale:

Indicati nei soggetti giovani con buon bone stok, permettono di ristabilire una migliore anatomia.

La protesi di rivestimento

prevedono la conservazione di tutta o quasi (emiresurfacing) la testa femorale. Sono degli impianti che vanno a ricoprire l’articolazione malata. Utilizzano delle mega-teste (del diametro della testa femorale originale) in metallo ed un acetabolo a basso profilo in metallo.

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protesi-di-rivestimento
protesi-a-stelo-lungo

Protesi a stelo lungo

Sono protesi tradizionali, anche se i disegni si sono negli anni evoluti. Hanno una tenuta diafisaria o meta diafisaria a press- fit. Possono utilizzare testine femorali in ceramica o in metallo.

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Protesi da revisione

sono protesi utilizzate nella sostituzione delle protesi che hanno problemi perché mobilizzate, infette, lesionate, etc

POST INTERVENTO ANCA

Nell’immediato post operatorio vengono monitorati i parametri emodinamici ed eseguite le radiografie postoperatorie.

Nella prima giornata post intervento, il paziente viene verticalizzato e con l’aiuto del fisioterapista viene fatto deambulare progressivamente, come salire e scendere le scale e ad affrontare i normali attività quotidiane, andare in bagno, cura dell'igiene personale, etc...

Dalla seconda alla quinta giornata viene portato in palestra per svolgere esercizi di mobilità e potenziamento.

Al quinto giorno il paziente viene dimesso per tornare a casa o presso un istituto riabilitativo (in base alle esigenze del singolo paziente)

Prassi e terapia

Primo mese uso di due stampelle, che viene ridota a 1 stampella a partire dal secondo mese

Uso di calze antitrombotiche per 30 gg.

Terapia anticoagulante per evitare la trombosi per 30 gg.

 Dopo 40 gg esecuzione di radiografie di controllo, da mostrare al proprio operatore

 Dopo 3 mesi generalmente di riprendono le normali attività quotidiane per tornare dopo 4 o 5 mesi al proprio lavoro.

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